martedì 15 aprile 2008

La materia prende forma

Durante questa lezione, dopo aver ricordato quali sono le associazioni a cui faremo riferimento, per cercare le organizzazioni utili ai fini della nostra indagine (FERPI, ASSOREL E COMUNICAZIONE ITALIANA), abbiamo individuato il nostro obiettivo: riuscire a contattare ed a intervistare circa 70 agenzie, per comprendere a pieno il punto di vista dei professionisti delle relazioni pubbliche in Italia.
Per poter raggiungere tale scopo è necessario innanzitutto preparare:

1. il questionario;

2. le due lettere:

• la lettera di presentazione del Preside della Facoltà, Mario Morcellini;

• testo della mail in cui specifichiamo: chi siamo, qual è il nostro obiettivo (conoscere il loro punto di vista sul tema della gestione della reputazione d’impresa, cosa intendono per reputazione e quali sono i possibili sviluppi), qual è lo strumento di rilevazione adottato (questionario strutturato), la possibilità di avere una relazione sui risultati della nostra ricerca.

In questa lezione ci siamo occupati principalmente della lettera (che dovrà essere approvata e firmata dal Preside della Facoltà) ed abbiamo,invece, rimandato al prossimo incontro la stesura del questionario.
Inoltre, dopo esserci consultati ampiamente, abbiamo deciso di intitolare la nostra indagine:
“LA PRATICA DELLA REPUTAZIONE D’IMPRESA IN ITALIA: LE OPINIONI DEI PROFESSIONISTI DELLE PUBBLICHE RELAZIONI”.

Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, tutti coloro che hanno deciso di collaborare attivamente, riceveranno per mail un database in cui troveranno un elenco di agenzie che fanno parte dell’ASSOREL. Il loro compito sarà:

• individuare le agenzie che gli sono state assegnate (tre o quattro);

• cercare i riferimenti di contatto opportuni (indicare città, provincia, numero di telefono e fax, sito web ed e-mail);

• contattare i riferimenti individuati;

• inviare tramite posta elettronica il questionario accompagnato dalle due lettere;

• accertarsi che il questionario sia stato compilato.



Buon lavoro a tutti…

1 commento:

Marida ha detto...

Sul politically correct.

Durante l'incontro sono stata tra le persone che ha ritenuto consigliabile sostituire il termine "uomini della comunicazione" con il termine "professionisti".
Poi, se ricordate, abbiamo scambiato sull'argomento alcune battute e ho detto, tra l'altro, "tanto sono sicura che il 90% degli AD saranno uomini".

Ecco, vorrei dire due cose:
1. non sono una "fissata" col linguaggio corretto però credo davvero che usare il termine "uomini della comunicazione" non sia corretto
2. ahimè devo dirvi che la percentuale è davvero del 90%. Premetto. Non so (per il momento - ma lo sapremo presto) quali sono le percentuali per le imprese di comunicazione. Ma lo scorso anno ho partecipato ad una ricerca sulle donne e il potere e ho cercato, tra le aziende quotate in borsa, le donne AD e posso assicurarvi che ahimè la percentuale è bassissima (e considerate che tra le poche ci sono Marina Berlusconi e le sorelle Ligresti). Ci sono moltissime donne che occupano posti importanti ma il "vertice" è solitamente un Uomo!